Cosa sono i fanghi

Il fango da depurazione è quella frazione di materia solida contenuta nelle acque reflue urbane ed extraurbane, che viene rimossa, negli impianti di depurazione, durante i vari trattamenti depurativi, meccanico-biologico-chimico, necessari a rendere le acque chiarificate compatibili con la loro reimmissione in natura senza creare alterazioni all'ecosistema del corpo ricettore (mare, fiumi, laghi o in casi particolari anche il terreno superficiale).

Come le acque reflue urbane da cui provengono, anche i fanghi di depurazione contengono, in concentrazione superiore, sostanze inorganiche ed organiche, queste ultime preponderanti e in gran parte biodegradabili. Questa elevata biodegradabilità, ne rende possibile il trattamento di natura biologica. Nei fanghi si trovano concentrati anche i microrganismi, che possono comprendere agenti patogeni quali Salmonella e Streptococci, che possono presentare aspetti di pericolosità per la salute umana.

La Green Ecol dispone di innovative tecnologie, coperte da brevetto per invenzione industriale, per il trattamento dei fanghi di depurazione delle acque reflue urbane ed agro-alimentari, mediante idrolisi dei fanghi, che consente di produrre fertilizzanti correttivi calcico magnesiaci (gesso di defecazione da fanghi e carbonato di calcio di defecazione), definiti dalla legislazione italiana in materia di fertilizzanti (D.Lgs 75/2010).

 

Trattamento fanghi di depurazione disidratati

La tecnologia più consolidata, consente di trasformare un fango biologico disidratato, classificato come rifiuto speciale non pericoloso, con un impianto di recupero (R13) e trattamento chimico-fisico (R3) mediante idrolisi delle proteine dei fanghi con Ossido di Calcio (CaO) ed introduzione di acido solforico per la precipitazione di solfato di calcio (nel caso si intenda produrre il gesso di defecazione da fanghi), o introduzione di anidride carbonica per la precipitazione di carbonato di calcio (nel caso si intenda produrre il carbonato di calcio di defecazione).  Il trattamento dei fanghi biologici viene effettuato:

  • con impianti fissi, autorizzati ai sensi dell’Art. 208 comma 1, del D.Lgs 152/2006;
  • con impianti mobili, autorizzati ai sensi dell’Art. 208 comma 15, D.Lgs 152/06, collocabili presso i produttori di fanghi ed eseguendo campagne di attività per un tempo definito.

 

Trattamento fanghi biologici di linea

La tecnologia di più recente ideazione consente invece di produrre gli stessi fertilizzanti correttivi calcico magnesiaci mediante un trattamento innovativo dei fanghi biologici in fase liquida (prima della fase di centrifugazione), mediante idrolisi, da inserire in “by pass” direttamente sulla linea in uscita dal sedimentatore o dal digestore, prima del sistema di disidratazione degli impianti di depurazione delle acque reflue.  Il metodo garantisce:

  • la semplificazione gestionale/amministrativa, evitando la produzione di rifiuto (il fango di depurazione) in quanto il trattamento agisce sul fango biologico liquido di linea, non ancora classificato rifiuto perché non hanno ancora concluso il processo depurativo, (in linea a quanto previsto dai Lgs 152/06, art. 127  e  D.Lgs 4/2008 art. 2, comma 12 bis);
  • la riduzione dell’azoto presente all’interno del processo depurativo;
  • la separazione del fosforo;
  • l’ ottenimento di un fertilizzante correttivo dei suoli agrari.

Sempre nell’ottica del recupero di biomasse pregiate, vi sono soluzioni tecnologiche che impiega metodi per l’estrazione dell’azoto ammoniacale da digestati della fermentazione metanogenica in grado di produrre cristalli di bicarbonato d’ammonio, congiuntamente ai già descritti correttivi agricoli.

 

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